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domenica 26 novembre 2017

L'ipertensione, questa nemica!

  



  La pressione arteriosa  è la pressione che il  sangue esercita sulle pareti dei vasi; durante il giorno può variare e quando si mantiene costantemente alta, si soffre di ipertensione.
  Questo aumento può essere lento e continuo nel tempo,  nella maggior parte dei casi non è accompagnato da sintomi e può causare danni al cervello, al cuore e ai reni per anni, prima di essere diagnosticato.

Gli effetti dell’ipertensione provocano:
  • a livello cerebrale ictus o demenza, a causa dell’ipossia
  • angina o ischemia o infarto a livello cardiaco
  • insufficienza renale a carico dei reni
  • danni alla retina dell’occhio che degenerano nella cecità.    

 Si misura in millimetri di Mercurio o mmHg ed è contraddistinta da due numeri,   Il primo numero indica la pressione massima o sistolica, ovvero la forza con cui il cuore pompa il sangue nelle arterie; il secondo è riferito a quella  minima o diastolica della fase di riempimento dell’organo che si era svuotato del sangue. I valori che esprimono una situazione di normalità sono:  120/80 mmHg.


  L’ipertensione può essere la conseguenza di errate abitudini come l’abuso di alcol, l’abitudine al fumo e l’uso di cibi troppo salati. Tutti questi fattori voluttuari si possono modificare, riducendo i rischi prima citati, mentre, se c’è predisposizione genetica o la presenza di alcune patologie come per es. il diabete o l’iperlipemia, occorre monitorarla nel tempo. Il rischio delle patologie prima citate aumenta se esiste una condizione di sovrappeso/obesità o se si è uomini con più di 45-50 anni o donne in menopausa.

Fonte foto: 472301/pixabay.com.it

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